Come uscire dall’inganno che ci creiamo a causa dell’aspettativa di una relazione perfetta e come trasformare i cosiddetti “momenti brutti” nelle grandi occasioni di crescita di una relazione.

di Paolo Bernardi
Coach Certificato Metodo Ongaro® | Personal Trainer Certificato ASI-CONI | Fondatore CNV Reformer®

“Le coppie di successo sanno trasformare i momenti che di solito vengono considerati “momenti brutti” in momenti di profonda crescita e grande consolidamento”

L’AMORE E L’ODIO COME CHIAVE DI LETTURA DEL SUCCESSO DELLE RELAZIONI. Accostare Amore e Odio può apparire un’eresia, tuttavia è esperienza comune, almeno durante l’adolescenza (almeno), l’aver provato odio per i nostri genitori che imponevano dei limiti – seppure a fin di bene – alla nostra crescita. I ricercatori più attenti sono concordi nel ritenere che l’odio abbia una sua funzione se mantenuto entro certi limiti e riguardi tutte le persone e tutte le relazioni. Ignorare questo fondamento è la prima condizione per nutrire l’odio stesso e mentre ci ostiniamo a rifiutarlo a livello cosciente, corriamo il rischio di farlo aumentare verso il superamento di quella soglia di funzionalità.
Una condizione nota è quella che porta la persona a diventare pervasa proprio dall’odio senza che possa rendersene conto (a causa di un rifiuto mentale) e a sviluppare scompensi di vario genere: dalla bassa autostima, a vari tipi di nevrosi, all’essere incline al Giudizio moralistico e molto altro. L’odio si supera e torna a livelli funzionali, soltanto con l’accettazione della logica che anima noi esseri umani (attenzione a non confondere questa con l’accettazione dell’odio in se che ne è invece una conseguenza). Mentre invece volendolo negare alla nostra coscienza, come ho già detto, l’odio cresce e realizza delle vere e proprie catastrofi per la nostra vita di relazione (inter ed inter personale), prima fra tutti il fallimento delle nostre relazioni più strette.

UN CHIARIMENTO NECESSARIO. Qui per odio, si intenda il sentimento e non certo i gesti che metterebbero in atto e renderebbero materiale quel sentimento. Odio psichico e non materiale nei fatti.

Insopportabilità, distanza emotiva, abbandono emotivo, chiusura, giudizio, addebiti di colpe e simili. Tutte situazioni umane del tutto normali che prima o poi sono destinate a presentarsi nella vita normale di chiunque.
Cosa accade? “Semplicemente” a causa di una distorsione percettiva, quando la persona riceve tali comportamenti, tende ad ingigantirli nella loro entità e significato, quando invece li mette in atto tende alla loro rimozione o minimizzazione.
Già le evidenze degli studi dello Psicologo E. Berne nel 1961 chiarirono come si origina questa distorsione percettiva e perché è così frequente che una persona adulta, sia capace di odiare proprio come un adolescente (E. Berne – Analisi Transazionale). L’evidenza pratica di quanto affermato da Berne nel suo lavoro, non è solo presente nelle evidenze scientifiche, ma anche e soprattutto nella cronaca nera di ogni giorno.
Se non comprendiamo quanto esporrò qui di seguito, saremo destinati a relazioni scadenti e a non comprendere mai cosa sia realmente accaduto a noi e alle persone che avranno fatto parte della nostra vita.

Ci saranno momenti in cui odierai – se già non ce ne sono stati – e questo a prescindere dall’amore che provi per quella persona: partner, madre, padre, figlia, figlio, fratello, sorella, ecc. Se non vedi coerenza in questa affermazione, probabilmente dovresti smettere di raccontarti delle belle ma false verità, che finiscono per ferire te prima di ogni altra persona.

SVEGLIARSI ORA. Ciascuna relazione tra noi esseri umani è prima di ogni altra cosa fatta di Amore e Odio e di tutte le loro sfumature: se non comprendi questo aspetto, continuerai ad essere frustrata/o dalla tue relazioni.
Guardare in faccia la realtà ed accettare che sia così è invece ciò che ti renderà libera/o. E non intendo dire che questa accettazione è semplice ma ti assicuro che è l’unica strada per diventare onesti fino in fondo ed iniziare a donare quella autenticità che è il contrario di falsità o di finzione e che siamo sempre pronti a chiedere agli altri, alle istituzioni e al mondo.
Prendiamo le coppie: quelle di successo sanno trasformare i momenti che di solito vengono considerati “momenti brutti” in momenti di grande crescita, di consolidamento del rapporto e di grande flessibilità comunicativa.

L’EMPATIA E’ LA CHIAVE. La chiave è senza dubbi l’empatia. Perché? Perché senza l’empatia non saremo in grado di accedere alla parte di noi e degli altri – alla parte umana – alla quale non riusciamo ad accedere con la logica ordinaria che ci è stata insegnata da quando siamo arrivati in questo Mondo.
Può sembrarti strano ma se ci rifletti sai anche tu che strano non lo è affatto. Cosa vuol dire in pratica “momento brutto” tra due persone? La traduzione empatica è chiarissima e vuol dire “una sensazione difficile da gestire si è inserita nella relazione”: potrebbe trattarsi di dolore, di rabbia, di paura o di altro. In questi momenti il rischio è di venire travolti dalle emozioni e di non aver chiaro cosa mettiamo in atto nella relazione.

ESISTONO FRASI TIPICHE che evidenziamo la nostra inconsapevolezza empatica. Vediamone alcune.
Pronunciamo o ci sentiamo dire “tu non mi capisci” oppure “io non ti capisco”, ma ciò che viene detto senza rendercene conto è “io non mi capisco”, perché i sentimenti e le emozioni, così come i comportamenti, ci risultano indecifrabili quando non abbiamo chiarezza sui nostri sentimenti, emozioni e comportamenti e ci portiamo dietro poca chiarezza al nostro interno.
Pronunciamo o ci sentiamo dire “Ho capito che sei così e che non cambierai mai, mi hai ingannata/o”, ma ciò che stiamo dicendo è “io ti giudico, io conosco la verità” perché già da tempo avevamo questo atteggiamento diffidente e giudicante che quanto meno stimolava l’altra persona a nascondersi e a scappare, confermandoci ciò che avevamo supposto.
Queste frasi non sono né giuste ne sbagliate, sono semplicemente disfunzionali all’obiettivo che ci siamo poste/i e che probabilmente era un obiettivo funzionale alla nostra relazione a noi e all’altra persona. I nostri fallimenti relazionali non avvengono perché sbagliamo, avvengono perché proviamo ad avere successo con strumenti inadatti.

Paolo Bernardi
Coach Metodo Ongaro
Personal Trainer EFHA
Founder CNV-Reformer.


LA SOLUZIONE. Per fare in modo che la Relazione sia sana e funzionale, duratura e fonte di crescita, adulta e autentica, è necessario avere gli strumenti adatti a gestire il nostro mondo emotivo, sostenere quello dell’altro. E questi strumenti sono racchiusi nell’empatia.
Conoscere almeno le basi teoriche dell’empatia è necessario per poter sbloccare quanto serve ed iniziare a praticarla. I ricercatori sono chiari su questo punto: ciascun essere umano ha l’empatia nel proprio DNA ed il fatto che non la mostri è la prova che non l’ha ancora allenata. Nel nostro mondo occidentale, ai nostri tempi, l’empatia non viene insegnata perchè rende libere le Persone e questo non ha nulla a che vedere con il complottismo, ha a che vedere con il non aver dimenticato che abbiamo tutte e tutti studiato la Storia dell’Umanità e sappiamo benissimo che da sempre le strutture di potere e dominio non gradiscono ciò che rende le persone libere, indipendenti, forti, autonome e consapevoli. Non c’entra il complottismo è questione di Potere – altro aspetto di noi esseri umani – è questione di non dimenticare la Storia che abbiamo studiato a scuola.
L’empatia è apparsa nella mia vita anni fa, grazie a mia Moglie e da allora non ho mai smesso di formarmi, sperimentare, praticare, aggiornarmi e poi formarmi di nuovo. L’empatia è ciò che mi ha permesso di rinascere, di scogliere le emozioni che erano bloccate nella mia inconsapevolezza. Ho quindi scoperto un Mondo interiore fatto di accettazione che porta grande forza, grande concentrazione, grandi risultati e grandi possibilità di vivere l’Autenticità ed il Coraggio necessari per avere Relazioni Umane appaganti e un po’ straordinarie.

DOPO anni di studio e ricerca, formazione e sperimentazione, ho creato il percorso di
Soul EmpathyTM la mia Scuola per formare ed allenare l’Anima Empatica del tuo Guerriero interiore.
PERCHE’ sviluppare empatia è possibile soltanto se avrai svolto un percorso predisposto su solide basi scientifiche e che sia in grado di:
farti ricevere una formazione adeguata
coinvolgerti nel lavoro/allenamento di gruppo
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SOLTANTO dopo un percorso come questo, la persona sarà pronta per muoversi in totale autonomia e padroneggiare gli strumenti acquisiti.
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4 pensiero su “Amore & Odio: l’empatia che cura.”
  1. Molto interessante apre nuovi punti di osservazione di problematiche relazionali abbastanza diffuse e sulla cui gestione, dato il grado delicato delle stesse problematiche, alla lettura del post. appare fornire soluzioni idonee ed efficaci

  2. Sentirmi dire che posso anche provare astio o fastidio, in certi momenti, nei confronti delle persone che amo senza sentirmi sbagliata o in colpa è stata una vera liberazione. Ora che mi sento più leggera e non sono più in conflitto con me stessa posso affrontare le situazioni “spinose” con gli altri con più calma e lucidità. E magari farò scelte migliori. Grazie Paolo!

    1. Sono davvero felice di sapere che ti senti liberata.
      Grazie a te Giada per l’apprezzamento e le capacità di ascolto che mi hai dimostrato. Un grosso in bocca al lupo!

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